La mia vena creativa non sempre collabora quando si tratta di comunicare all’esterno il mio lavoro e troppo spesso non ho il tempo e le energie per dedicarmi alla comunicazione di ciò che faccio.
Ma oggi voglio raccontarvi una storia!
Le più attente di voi se ne saranno accorte: Mira si veste di nuovo! Senza rinunciare però alla sua essenza.
La storia di Mira inizia qualche anno fa, nella frenesia di un mondo che correva seppur bloccato dalla pandemia.
La mia visione era tanto semplice quanto rivoluzionaria: vestire non solo il corpo, creando capi che parlassero di unicità.
“Non ci guadagnerai mai!” era la frase che risuonava maggiormente.
Molti consideravano la mia passione una romantica “fissazione”. Ma ogni scetticismo, ogni porta chiusa non faceva che alimentare una determinazione ferrea.
I primi pezzi furono creati con risorse minime in un laboratorio in cui a risuonare era il fruscio della macchina da cucire e il silenzio operoso di chi, come me, credeva in qualcosa che andava oltre il mero profitto. Ogni cucitura era una promessa di qualità, ogni bottone un sigillo di artigianalità.
Poi accadde qualcosa. Le persone che acquistavano i capi non compravano solo un vestito. E iniziavano a rendersene conto. Lentamente cominciò a circolare una voce: “da Mira c’è qualcuno che fa le cose per bene”.
Un giorno una di voi mi scrisse: “non vedo l’ora di raggiungerti per comprare i tuoi capi che non vestono il corpo ma scoprono l’anima”.
Inutile raccontarvi la mia felicità.
La storia di Mira non è solo la storia di un piccolo brand indipendente di moda. È la prova che la vera innovazione non sempre segue la massa e che, a volte, l’unico ingrediente necessario per realizzare un sogno è CREDERCI, anche quando nessuno lo fa.
È così che, un filo ribelle, contro ogni previsione, ha tessuto un racconto…
che è ancora tutto da scrivere!
Siamo finalmente pronti! Il nostro sito è online!
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